Per chi ha già radicate buone abitudini alimentari e di stile di vita, la voglia di ripartire dopo periodi irregolari è discretamente facile e istintivo. Per altri invece, il bisogno di “recuperare” può dare spazio a pensieri e comportamenti compensativi che sono disfunzionali senza mezzi termini. Quali sono? Cosa invece può essere funzionale a una ripartenza migliore?
1) Pesarsi e mortificarsi
È IMPOSSIBILE che 3-4-7 giorni di alimentazione “più carica” determinino cambiamenti significativi di massa grassa, o cambiamenti per cui ci si debba preoccupare in generale, perché ….un anno è fatto di 365 giorni, e ciò che conta è cosa si fa nella grande maggioranza del tempo.
Se la bilancia segna un aumento di peso, è verosimile non rifletta del tutto un cambiamento del grasso corporeo (ma perlopiù di liquidi e di volume alimentare) che quindi non si ripristini da sé alla ripresa di normali abitudini (il peso oscilla sempre in ogni suo compartimento, è fisiologico!)
Se non ci si è pesati, ma ci si vede ingrassati o ci si sente appesantiti, potrebbe essere in buona parte frutto di dispercezione. Il pensiero di aver mangiato più del dovuto e della paura delle conseguenze di questo ci preoccupano più delle (non) effettive, realistiche conseguenze osservabili.
Pesarsi può in molti casi semplicemente alimentare sconforto e fiducia con cui è molto difficile muovere passi positivi e sostenibili. Le risorse che servono per “rimettersi in pista” probabilmente già le si conosce, e si può quindi metterle in pratica senza il condizionamento del peso attuale, di un numero che dice poco o nulla dello stato effettivo delle cose e che è solo un risultato…per restare concentrarti sul viaggio.
2) da 100 a 0 in meno di un giorno: dai bagordi delle feste a “insalata e tisane”.
Se fino ieri hai consumato molto cibo “carico” o molto più cibo, la soluzione non è certo quella di privarti completamente di questi cibi o in generale di fare la fame.
Low/no carbs, detox, diete che promettono risultati rapidi… NON SONO un ottimo sistema per dimagrire, ma un ottimo sistema per mal nutrirsi e perdere massa non grassa. Nonché per maltrattare in un’altra forma (quella della deprivazione, dopo quella dell’eccesso) il proprio corpo, anziché imparare a prendersene cura dandogli esattamente ciò di cui ha bisogno.
È invece il momento di ritornare a buone abitudini alimentari con cui nutrirsi e prendersi cura, se sono già solide, o – cavalcando la motivazione del momento- per iniziare a costruirle con l’aiuto di un professionista. Colui che ti aiuti a capire quali sono e come risolvere le difficoltà che si interfacciano nel mantenere una buona alimentazione tutto l’anno…così da arrivare magari il prossimo anno a non cadere in veri eccessi (e deprivazioni), ma concedersi sfizi restando nel giusto mezzo.
3) Da 0 a 100 in meno di un secondo: sedentari che si improvvisano runner.
Allo stesso modo, se fino a ieri non hai mai fatto attività fisica regolarmente, il tuo corpo si troverà, con alta probabilità, disallenato e fragile.
Non pensare di bruciare le tappe riprendendo l’attività fisica come se non l’avessi mai interrotta. Il rischio è di esporti a problemi o ad infortuni che limiteranno i tuoi movimenti ancora più a lungo e ti faranno presto passare la voglia di cimentarti nell’attività fisica.
Progetta una ripresa graduale e progressiva, gentile, che permetta al tuo corpo di tornare in grado di sostenere sforzi più lunghi ed intensi senza rischi: può essere il momento migliore -cavalcando la motivazione del momento- per iniziare a farti seguire da un professionista con cui costruire un percorso o porre le basi per avviarlo.
Ricorda che ciò che conta non è quanto (intensamente o a lungo) fai qualcosa, ma come lo fai e la costanza, la regolarità.
4) riporre aspettative in soluzioni magiche
“Però quel sostituto del pasto o quell’integratore o quella tisana o quel beverone o quella dieta di/del… potrebbero aiutarmi a dimagrire”.
Indovina? Faranno dimagrire molto perlopiù il tuo portafoglio, e se anche facessero calare il tuo peso, sarà peso 1) perlopiù di liquidi e massa magra (non sempre positivo per la salute) 2) che si recupererebbe facilmente da sé, senza bisogno di aiuti esterni (il peso oscilla sempre soprattutto in liquidi e massa magra, ma anche in grasso) 3)che non saprai come mantenere a lungo termine, con conseguente perdita di motivazione e fiducia nelle proprie risorse.
Le risorse per tornare e restare in forma sono già in te e si chiamano sana alimentazione come attività motoria, consapevolezza e costanza: forse hai solo bisogno del metodo e del supporto per attivarle!
5) aspettative sproporzionate
Porsi obiettivi di crescita è importante, ma quando sono troppo grandi si rischia di sbagliare il tiro e mollare prima di arrivare anche solo lontanamente all’obiettivo.
Chiediti con sincerità se il tuo obiettivo è realistico, se ne vale la pena, se devi ridimensionarlo o darti più tempo.
Non avere fretta di dimagrire o rimetterti in forma, perché non è nel breve termine che si maturano le risorse utili a costruire la consapevolezza e le abilità utili a mantenere quei risultati: scomporre un obiettivo a lungo termine in piccoli obiettivi e passi ben congeniati e ponderati per la tua situazione, con il supporto di professionisti del settore – se possibile -ti porterà molto più lontano e ti farà apprezzare di più già il percorso, se fatto come un percorso di crescita personale e non come un breve periodo di tortura!
Anziché riversare la motivazione (e/o la frustrazione) del dopo-festività in ennesimi tentativi lampo, approfitta dell’energia dell’anno nuovo per iniziare a costruire solide basi, con solide risorse.
I professionisti dell’Officina del Corpo sono pronti per accompagnarti nella tua crescita!