Il beneficio della fisioterapia per la cefalea a grappolo può essere un grande sollievo da questa patologia. Analizziamo in questo articolo cos’è la cefalea e come agisce il fisioterapista su di essa.
La cefalea o mal di testa rappresenta ad oggi una patologia molto diffusa nella comunità
mondiale, tanto che la prevalenza si avvicina ai numeri dell’ipertensione e del diabete.
In letteratura vengono descritte fino a 300 forme diverse di cefalea, ma quelle che ritroviamo più spesso sono: la cefalea di tipo tensivo e l’emicrania.
La cefalea di tipo tensivo presenta alcune specifiche caratteristiche:
- Dolore bilaterale
- Senso di pesantezza alla fronte
- Dolore pressorio e non pulsante
- Può essere presente una aumentata sensibilità alla luce e agli stimoli acustici.
L’emicrania invece si caratterizza per altri aspetti: - Dolore unilaterale e pulsante
- Intensità maggiore che impedisce alcune attività
Possono essere presenti sintomi quali nausea, vomito e ipersensibilità a luce e stimoli acustici.
Questi 2 tipi di cefalea sono definiti “primari”, ovvero sono esse stesso il problema; esistono poi delle cefalee definite “secondarie” dove il mal di testa è una conseguenza di altre problematiche come alcune disfunzioni cervicali o disordini temporo-mandibolari.
IL BENEFICIO DELLA FISIOTERAPIA PER LA CEFALEA A GRAPPOLO
Dopo un’accurata valutazione fisioterapica che ci permette di definire se siamo di fronte ad una cefalea di tipo primario o secondario, possiamo delineare un protocollo riabilitativo individualizzato al singolo caso.
La letteratura scientifica sta continuando a dimostrare l’efficacia e i benefici della fisioterapia nei soggetti con cefalea.
Molte volte al trattamento fisioterapico va abbinato anche un percorso farmacologico per il controllo della sintomatologia.
La scopo principale della fisioterapia è quello di ridurre la frequenza degli attacchi, ridurre l’intensità del dolore e la durata dell’attacco.
La fisioterapia prevede :
1) Mobilizzazioni del tratto cervicale per il ripristino della mobilità e funzionalità del tratto
superiore;
2) Trazioni specifiche e globali per la riduzione della sintomatologia;
3) Tecniche di terapia manuale su punti ben precisi per una modificazione del sintomo;
4) Esercizio terapeutico per rinforzo della muscolatura;
5) Educazione del paziente riguardo il suo problema e le strategie domiciliari da mettere in atto per la risoluzione dello stesso.
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